Interview en français
Interview in english
Di Emiliano Gokuraku Farinella interviste
Mercoledì 15 marzo 2000
Françoise Duvivier è l'artista che ha realizzato le opere da cui è tratto l'Arcivescovo,
il personaggio sintetico che prende vita in AgentZ. Duvivier è un'artista di origine francese
dal gusto molto forte e provocatorio. Si sente molto vicina alla cultura popolare, e molto poco
legata ai cliché dell'arte "alta". La collaborazione con Equizzi è nata dalla stima per il suo
precedente lavoro, "Syrena", ed è iniziata la fruttuosa collaborazione con Equizzi.
Delos:
Come è andata la tua collaborazione con Mariano Equizzi? Avevi precedenti esperienze?
-Françoise Duvivier:
No, AgentZ è stata la mia prima esperienza cinematografica.
Eccetto un'intervista che avevo fatto qualche anno fa con Jörg Buttgereit a proposito di
Nekromantic non avevo mai lavorato prima d'ora nel mondo del cinema sebbene fosse un mio desiderio farlo.
Delos:
Il tuo lavoro per AgentZ è l'"Arcivescovo". Da dove viene l'idea?
-Françoise Duvivier:
L'idea, o il personaggio "Arcivescono" sono di Mariano Equizzi,
o forse dovrei dire che l'Arcivescovo è nato dall'unione dei nostro rispettivi lavori: M.Equizzi + F.Duvivier.
I miei lavori di colage hanno molto a che fare con la Morte, con la violenza, con corpi
putrefatti e cadaveri. Ciò esprime un immaginario disturbato che mette a disagio la gente
politically-correct che vorrebbe che la vita fosse falsa quanto una specie di "Truman-show".
Vedendo gli obiettivi di Mariano Equizzi attraverso i suoi film e le sue idee, mi sono resa
conto che le nostre preoccupazioni portando in vita l'"Arcivescovo" erano similari.
Delos:
Quali emozioni e quale messaggio vuoi comunicare con L'"Arcivescovo"? Mentre lavoravi
all'"Arcivescovo" come ti sentivi?
-Françoise Duvivier:
Oscenità / terrore / violenza / brutalità / menti corrotte e disgustose / schiavitù / violenza / dittatura / violenza... e più e più...
Il nome "Arcivescovo" ci ricorda che ci sono sempre state commistioni tra la politica e la
religione cristiana e il suo modo di pensare. Ci ricorda anche che l'oscurantismo è parte
della nostra vita quotidiana, che ci controlla, comprendendo anche altri atti politici meno visibili e sicuramente più pericolosi.
I miei sentimenti mentre stavo lavorando all'"Arcivescovo" erano forti e naturalmente volevo farlo al meglio.
La ribellione è una motivazione forte nella mia arte. La mia rivolta contro il nostro modo di
vivere mi porta a creare un tale immaginario, e posso dire che lavorare all'"Arcivescovo" è stato in qualche modo come un "esorcismo" per me.
Delos:
Ti piace l'animazione dell'"Arcivescovo"?
-Françoise Duvivier:
Sì, mi piace, e mi piace anche la voce usata nel doppiaggio. L'"Arcivescovo"
sembra una mente meccanica, e sembra che esso stesso sia schiavo di un altro tiranno più in alto di lui.
La sua voce è vecchia, distorta, e sembra venire da dietro. Immaginiamo che l'"Arcivescovo" sia esso
stesso controllato da una forza sovranaturale
Il lavoro originale è stato rispettato da Mariano Equizzi - eccetto che per la bocca e gli occhi che si
muovono, il lavoro di collage ha mantenuto tutte le sue caratteristiche originali.
E' in qualche modo curioso e spaventoso: ciò che prima sulla carta era privo di movimento, prende
improvvisamente vita. Penso che se solo ci permettiamo di essere superstiziosi, o giochiamo ad esserlo,
questa creatura artificiale potrebbe apparire più terrificante di un attore vero che reciti il
ruolo dell"ìArcivescovo". In qualche modo quel tipo di lavoro può apparire come un'alchimia simile alla mitologia di Frankestein o del Golem
L'"Arcivescovo" non è un comune dittatore umano, potrebbe anche essere un zombie controllato. E' qui
che il film "AgentZ" supera e va oltre gli ordinari film di fantascienza, il film apre le porte alla
nostra paura di fronte a forze sovrannaturali, che ci controllano, come in un reale regime dittatoriale
sulla Terra, ma più invisibili e per questo più terrificanti.
L'"Arcivescovo" ci rapporta con la paura di un terrore invisibile che domini il mondo.
Delos:
Hai lavorato a differenti tipi di bambole orrorifiche. Perché Cosa significano queste bambole?
-Françoise Duvivier:
Questo lavoro è la continuazione delle mie esperienze... In qualche luogo queste
bambole appartengono alla fanciullezza, oppure a un nostro mondo primitivo e profondo..
Più noi viviamo in un sofisticato ambiente urbano, circondati da fredda tecnologia, più vogliamo
scoprire tutto ciò che è tattile e primitivo, che ci ricordi il nostro reale corpo che chiede il suo
diritto di esistere, essere vecchio, debole e emotivo, in accordo con le nostre più profonde istanze...
nascita/sesso/morte/e sofferenza... ecco perché le mie bambole possono far molta paura a un sacco di persone,
perché noi ci stiamo abituando a essere asessuali, (o a far sesso come in uno spot TV), al freddo senza
il diritto di soffrire, di sentire e di morire o il diritto di essere degli esseri umani autentici.
Uomini e donne stanno diventando una specie di concetto glaciale nel nostro mondo urbano, un oggetto
concettuale vicino a queste costruzioni di architettura moderna
Provo a riportare alla mente cosa è stato profondamente perduto dentro di noi. Potrebbe essere la nostra
fanciullezza o qualche cosa di magico, anche, che venga da un mondo antico dove noi ancora viviamo vicini
allo spirito della Natura, capaci di provare sentimenti, di contemplare, di toccare e ammirare questa terra. Come bella e reale era.
Io sento forte il bisogno di creare queste bambole e esse sono per me una sorta di spiriti che mi aiutano
a lottare contro questo freddo che mi sta calando addosso.
Io sono sempre felice quando creo una bambola. Forse mi aiuta a tenere il contatto con qualcosa di reale e vero.
Delos:
La gente come reagisce alle tue bambole?
-Françoise Duvivier:
Una buona domanda ma la mia risposta potrebbe apparire abbastanza
preoccupante e io stessa sono stata sorpresa dalla reazione negativa del pubblico.
Queste bambole spaventano la gente, sebbene non fosse tra i miei obiettivi incutere timore e paura nelle persone.
Mi rendo conto che queste bambole vengono da un'era nella quale la superstizione dominava
il mondo, ma oggi, nella nostra vita contemporanea, è anche peggio... Puoi vedere persone
guidare macchine circondate/protette da sofisticata tecnologia/esseri umani che vivono fino
a cento anni e più/sempre più impelagati in impegnative terapie contro la Morte/ provando a
rimanere sempre più giovani/affascinanti/in salute/e dare alla luce... Tecnologia, è il nostro
Eden, il nostro "Paradiso", e quando le macchine diventano "idoli",
gli uomini diventano essi stessi delle stupide macchine o marionette, senza un mondo interiore,
spaventati da tutto ciò che è differente, dalle emozioni e del mondo dei sentimenti... che
sembrano cose stupide nel nostro modo di vivere politically-correct.
Così comprendiamo bene come prendere in mano queste bambole dalla spiccata fisicità possa ricordare
un mondo antico fatto di sentimenti e emozioni che la gente vuole dimenticare oggi.
Disturbano perché queste bambole sono tattili e fisiche, in contrasto con questo mondo meccanico e
artificiale dove i "veri" sentimenti sono proibiti.
Delos:
Come vedi la morte?
-Françoise Duvivier:
E' la migliore medicina quando ne hai abbastanza della vita.
Delos:
Cosa è la paura? Cosa ci spaventa?
-Françoise Duvivier:
-
Devi rispondere tu a questa domanda, da solo, guardando alle tue paure.
Ognuno ha le sue personali e intime paure + ossessioni + altre ancestrali paure... e per me noi siamo solo "PAURA".
In qualche modo questo spiega il significato della nostra violenza e il bisogno di dominare e controllare questa terra.
Noi siamo incapaci di essere "felici", noi ci sentiamo dentro questa terribile paura che fa si che possiamo essere capaci di uccidere.
Delos:
Il futuro. Come lo immagini?
-Françoise Duvivier:
E' solo la mia impressione e potrebbe essere sbagliata.
In verità nuovi e spaventosi orizzonti ci appaiono, la nostra società complessivamente
sta cambiando e noi possiamo essere spaventati da questo cambiamento... Qualcuno di noi
potrà adeguarsi bene a questo futuro, gli altri moriranno...
Gli scienziati ti raccontano che l'umanità è la specie più intelligente del pianeta -
tutto ciò perché con la sua intelligenza la nostra specie si adatterà a questo nuovo mondo...
Queste stupide opinioni mi fanno sorridere con una profonda tristezza.
L'umanità ha distrutto il suo pianeta e molte etnie, solo la razza "bianca" è andata
sempre più avanti passando tra i cadaveri... Uccidere, controllare altri esseri umani e
animali, trattare per ottenere potere e denaro. La nostra crudeltà diviene più sofisticata con la tecnologia.
Da lungo tempo il futuro ha smesso di appartenerci. Noi siamo profondamente soli e
vulnerabili malgrado tutto questo ambiente che ci circonda fatto di sicurezza artificiale.
Per quel che mi riguarda, io preferisco morire prima di conoscere per intero questo "paradiso" nevrotico. E' merda!
Delos:
Dove stai andando?
-Françoise Duvivier:
Io vivo giorno per giorno. E un giorno, morirò. Ti manderò una cartolina dall'aldilà, così potrai dirmi dove sono.
Delos:
E il mondo? Dove sta andando?
-Françoise Duvivier:
Verso il PARADISO! HALLELUYA!
Si ringrazia Anna F. Dal Dan per la gentile collaborazione
Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione in tutto o in parte del testo e delle
fotografie senza la previa autorizzazione della direzione di Delos Science Fiction e degli aventi diritto.
Tutti i diritti riservati ©2000 Emiliano Farinella e Associazione Delos Books
Emiliano Farinella
Detto, per la sua innata diplomazia e la sua abitudine di pesare le parole e di non avventurarsi
mai in un'opinione in qualche modo sgradita a qualcuno, "Attila".
...
Emiliano Farinella Gokuraku
Mercredi 15 mars 2000
interviews
Françoise Duvivier est l'artiste qui a créé les œuvres qui ont inspiré l'archevêque, le caractère synthétique qui vient à la vie dans AgentZ.
Duvivier est une artiste d'origine française du goût très fort et provocateur. Il se sent très proche de la culture populaire,
et très peu en rapport avec « cliché grand art ». La collaboration avec Equizzi est née du respect pour son travail précédent, « Syrena »,
et a commencé la collaboration fructueuse avec Equizzi.
Delos:
Comment votre collaboration avec Mariano Equizzi? Vous avez eu une expérience antérieure?
-Françoise Duvivier:
Non, AgentZ était ma première expérience cinématographique. Sauf une interview que je l'avais fait il y a quelques années
avec Jörg Buttgereit à propos Nekromantic je ne l'avais jamais travaillé auparavant dans le film bien qu'il était mon désir de le faire.
Delos:
Votre travail consiste à AgentZ l ' « archevêque ». D'où vient l'idée?
-Françoise Duvivier:
L'idée, ou le caractère « Arcivescono » Mariano Equizzi sont, ou devrais-je dire que l'archevêque est né de l'union de nos emplois respectifs: M.Equizzi + F.Duvivier.
Mon travail Colage ont beaucoup à voir avec la mort, la violence, avec des corps en putréfaction et des cadavres.
Cela exprime une imagination troublée qui vous fait mal à l'aise les gens politiquement correct qui aime la vie d'être faux comme une sorte de « Truman show ».
Voyant objectifs Mariano Equizzi à travers ses films et ses idées, je me suis aperçu que nos préoccupations vivantes la "archevêque" étaient similaires.
Delos:
Quelles émotions et quel est le message que vous voulez communiquer avec L ' « archevêque »? Alors que vous avez travaillé tout
' « archevêque » Qu'avez-vous ressenti?
-Françoise Duvivier:
Blasphème / terreur / violence / esprits brutaux / corrompus et dégoûtante / bondage / violence / dictature / violence ... et plus et plus ...
Le nom « archevêque » nous rappelle qu'il y a toujours été Amalgame entre la politique et la religion chrétienne et de sa façon de penser.
Il nous rappelle aussi que l'obscurantisme fait partie de notre vie quotidienne, ce qui nous contrôle, y compris également d'autres actes politiques moins visibles et certainement plus dangereux.
Mes sentiments alors que je travaillais à "archevêque" étaient forts et bien sûr je voulais faire mieux.
La rébellion est un puissant facteur de motivation dans mon art. Ma révolte contre notre mode de vie me conduit à créer une telle imagination,
et je peux dire que le travail à "archevêque" était en quelque sorte comme un « exorcisme » pour moi.
Delos:
Comme l'animation de ' « archevêque »?
-Françoise Duvivier:
Oui, je l'aime, et je aime aussi la voix utilisée dans le doublage. L ' « archevêque » ressemble à un esprit mécanique, et il semble qu'il est lui-même un esclave d'un autre tyran plus haut que lui.
Sa voix est vieux, tordu, et semble venir de derrière.
On imagine que le ' « archevêque » est lui-même contrôlé par une force surnaturelle
L'œuvre originale a été respectée par Mariano Equizzi - à l'exception de la bouche et les yeux qui se déplacent, le travail de collage a gardé toutes ses caractéristiques de originali.ddo qui tombe sur moi.
E « d'une manière étrange et effrayante: ce que sur le papier premier était dépourvu de mouvement, prend soudainement vie. Je pense que si seulement nous nous permettre d'être superstitieux,
ou jouer à être, cette créature artificielle peut sembler plus terrifiant qu'un vrai acteur Récitez le rôle de « ìArcivescovo ». D'une certaine manière ce genre de travail
peut ressembler à une alchimie similaire à la mythologie de Frankenstein ou le Golem
L ' « archevêque » est pas un dictateur commun de l'humanité, il pourrait aussi être un zombies contrôlés. Et « ici que le film « AgentZ » transcende et va au-delà film de science-fiction ordinaire,
le film ouvre les portes à notre peur en face des forces surnaturelles,
qui nous contrôlent, comme dans une véritable dictature sur la Terre, mais plus invisible et donc plus terrifiant.
L ' « archevêque » nous rapporte avec la crainte d'une terreur invisible qui dominent le monde.
Delos:
Vous avez travaillé dans différents types de poupées horribles. Pourquoi Qu'est-ce que ces poupées?
-Françoise Duvivier:
Ce travail est la suite de mes expériences ... Quelque part ces poupées appartiennent à l'enfance, ou notre monde primitif et profonde ..
Plus nous vivons dans un environnement urbain sophistiqué, entouré par la technologie froide, plus nous voulons découvrir tout ce qui est tactile et primitif,
nous nous souvenons de notre corps réel demande à son droit d'exister, d'être vieux,
faible et émotionnel, conformément à nos plus sincères cas ... naissance / sexe / mort / souffrance ...
et voilà pourquoi mes poupées peuvent faire beaucoup de peur à beaucoup de gens, parce que nous sommes habitués à être asexuée (ou avoir des rapports sexuels dans un publicités télévisées),
le froid sans droit de souffrir, de se sentir et de mourir ou le droit d'être des êtres humains authentiques.
Les hommes et les femmes deviennent une sorte de concept glaciaire dans notre monde urbain, un concept à proximité de ces bâtiments d'architecture moderne
J'essaie d'apporter à l'esprit ce qui a été perdu au plus profond de nous. Cela pourrait être notre enfance ou trop quelque chose de magique, qui vient d'un ancien monde
où nous vivons encore proche de l'esprit de la nature, capable de sentir, de contempler, toucher et admirer cette terre. Comme il est beau était réel.
Je me sens un fort besoin de créer ces poupées et ils sont pour moi une sorte d'esprits qui me aider à lutter contre ce froid qui vient sur moi.
Je suis toujours heureuse quand je crée une poupée. Peut-être que cela me permet de rester en contact avec quelque chose de réel et vrai.
Delos:
Les gens comment il réagit à vos poupées?
-Françoise Duvivier:
Une bonne question, mais ma réponse pourrait causer une certaine inquiétude et je me suis été très surpris par la réaction négative du public.
Ces poupées font peur aux gens, même si ce n'était pas un de mes objectifs inspirer la crainte et la peur chez les gens.
Je me rends compte que ces poupées viennent d'une époque où la superstition régnait sur le monde, mais aujourd'hui, dans notre vie contemporaine, est encore pire ...
Vous pouvez voir les gens de conduire des voitures entourées / protégées par une technologie sophistiquée / humains
remplissons cent ans et plus / de plus en plus empêtrés dans les thérapies sévères contre la mort / essayant de rester plus jeune et plus jeune / fascinant / santé / et donner naissance à ...
la technologie est notre Eden, notre « Paradis », et quand machines deviennent des « idoles »
les hommes eux-mêmes deviennent des machines stupides ou marionnettes, sans un monde intérieur, effrayés par tout ce qui est différent, les émotions et les sentiments du monde ...
qui semblent des choses stupides dans notre façon de vivre politiquement correct.
Nous comprenons donc comment prendre la main sur ces poupées avec une forte présence physique peut se souvenir d'un ancien monde des sentiments et des émotions que les gens veulent oublier aujourd'hui.
Ils dérangent parce que ces poupées sont tactiles et physiques, par opposition à ce monde mécanique et artificielle où les sentiments « vrais » sont interdits.
Delos:
Comment voyez-vous la mort?
-Françoise Duvivier:
Et « le meilleur remède quand vous avez eu assez de la vie.
Delos:
Qu'est-ce que la peur? Ce qui nous fait peur?
-Françoise Duvivier:
Vous devez répondre à cette question, seule, en regardant vos craintes.
Chacun a ses propres peurs personnelles et intimes obsessions + + d'autres peurs ancestrales ... et pour moi nous sommes seulement « FEAR ».
D'une certaine façon ce qui explique l'importance de notre violence et la nécessité de dominer et de contrôler cette terre.
Nous ne pouvons pas être « heureux » que nous ressentons dans cette terrible crainte signifie que nous pouvons être en mesure de tuer.
Delos:
L'avenir. Comme les images?
-Françoise Duvivier:
Il est juste mon impression et peut-être à tort.
En vérité, de nouveaux horizons et de peur nous semblent, toute notre société est en train de changer et nous pouvons être effrayé par ce changement ...
Certains d'entre nous se soient bien adaptées à cet avenir, d'autres vont mourir ...
Les scientifiques vous disent que l'humanité est l'espèce la plus intelligente de la planète - tout cela parce que son intelligence,
notre espèce s'adapter à ce nouveau monde ...
Ces opinions stupides me font sourire avec une profonde tristesse.
L'humanité a détruit sa planète et de nombreux groupes ethniques, seule la race « blanche » est passé d'aller de l'avant parmi les cadavres ...
Tuer, contrôler d'autres humains et les animaux, le traitement pour le pouvoir et l'argent. Notre cruauté devient plus sophistiquée avec la technologie.
Pendant longtemps, l'avenir a cessé d'appartenir à nous. Nous sommes profondément solitaire et vulnérable malgré cet environnement
qui nous entoure en sécurité artificielle.
Pour ma part, je préfère mourir avant de connaître l'ensemble de ce névrosé « paradis ». Et merde!
Delos: Où allez-vous?
-Françoise Duvivier:
Je vis au jour le jour. Et un jour, il va mourir. Je vais vous envoyer une carte postale de l'autre côté,
de sorte que vous pouvez me dire où ils sont.
Delos: Et le monde? Où il va?
-Françoise Duvivier:
Vers HEAVEN! Halleluya!
Merci Anna F. Dal Dan pour votre coopération
Tous droits réservés. Et « interdit de reproduire tout ou partie du texte et des photos sans l'autorisation préalable de la direction de Délos la science-fiction et les détenteurs de droits.
Tous droits réservés © 2000 Delos Emiliano Farinella et Association Livres
Emiliano Farinella
Cela dit, pour sa diplomatie innée et son habitude de peser les mots et de ne pas risquer une opinion jamais importuns en quelque sorte à quelqu'un, « Attila ».
...
By Emiliano Gokuraku Farinella
interviews
Françoise Duvivier is the artist who made the works from which the Archbishop, the synthetic character who lives in AgentZ,
is taken over. Duvivier is a French-born artist with a very strong and provocative taste. He feels very close to popular culture,
and very little tied to the clichés of "high" art. The collaboration with Equizzi was born of the esteem for his previous work, "Syrena",
and the fruitful collaboration with Equizzi began.
Delos:
How did your collaboration with Mariano Equizzi go? Did you have any previous experience?
-Françoise Duvivier:
No, AgentZ was my first film experience. Except for an interview I did some years ago with Jörg Buttgereit about Nekromantic,
I had never worked in the movie world before, though it was my wish to do it.
Delos:
Your job for AgentZ is the "Archbishop". Where does the idea come from?
-Françoise Duvivier:
The idea, or the character "Arcivescono", is by Mariano Equizzi, or perhaps I should say that the Archbishop was born from the union of our respective works: M.Equizzi + F.Duvivier.
My work on cola has a lot to do with Death, with violence, with stuffed bodies and corpses. This expresses a disturbed imagination that puts people politically-correct into discomfort who would like life to be false as a sort of "Truman-show".
Seeing Mariano Equizzi's goals through his films and ideas, I realized that our concerns were raised by the "Archbishop".
Delos:
What emotions and what message do you want to communicate with the "Archbishop"?
While you were working on the "Archbishop" as you felt?
-Françoise Duvivier:
Obscenity / terror / violence / brutality / corrupt and disgusting minds / slavery / violence / dictatorship / violence ... and more and more ...
The name "Archbishop" reminds us that there have always been communions between Christian politics and religion and its way of thinking. It also reminds us that obscurantism is part of our daily life, which controls us, including other less visible and certainly more dangerous political acts.
My feelings as I was working on the "Archbishop" were strong and of course I wanted to do it best.
Rebellion is a strong motivation in my art. My revolt against our way of life leads me to create such an imaginary,
and I can say that working with the "Archbishop" was in some way an "exorcism" for me.
Delos:
Do you like animation of the "Archbishop"?
-Françoise Duvivier:
Yes, I like it, and I like the voice used in dubbing. The "Archbishop" seems like a mechanical mind, and it seems that he himself is a slave to another tyrant higher than himself. His voice is old, distorted, and seems to come from behind. Let's imagine that the Archbishop is himself controlled by a sovereignty force
The original work was respected by Mariano Equizzi - except that for the mouth and eyes moving, collage work has kept all its original features.
It is somehow curious and frightening: what was on the paper first was motionless, suddenly took life. I think if we only allow ourselves to be superstitious, or to play it, this artificial creature may seem more terrifying than a true actor who recites the role of the "Archbishop." Somehow that kind of work can look like an alchemy similar to Frankestein's or Golem's mythology
The "Archbishop" is not a common human dictator, he could also be a controlled zombie. It is here that the movie "AgentZ" goes beyond and goes beyond the ordinary science fiction films; the film opens our fears to the supernatural forces that control us, as in a real dictatorial regime on Earth but more invisible and For this most terrifying.
The "Archbishop" relates us to the fear of an invisible terror that dominates the world.
Delos:
You worked on different kinds of orbiting dolls. Why What Do These Dolls Mean?
-Françoise Duvivier:
This work is the continuation of my experiences ... Somewhere these dolls belong to childhood, or to our primitive and deep world ..
The more we live in a sophisticated urban setting, surrounded by cold technology, the more we want to find out everything that is touchy and primitive, that reminds us of our real body asking for its right to exist, be old, weak and emotional, in accordance with Our deeper instances ... birth / sex / death / suffering ... that is why my dolls can make a lot of fear to a lot of people because we are accustomed to being asexual (or having sex as in one TV spot), the cold without the right to suffer, to feel and to die or the right to be authentic humans.
Men and women are becoming a kind of glacial concept in our urban world, a conceptual object close to these modern architecture buildings
I try to bring to mind what has been deeply lost within us. It could be our childhood or something magical, too, that comes from an ancient world where we still live close to the spirit of Nature, able to feel feelings, to contemplate, to touch and admire this land. How beautiful and real it was.
I feel strongly the need to create these dolls and they are for me a kind of spirit that helps me to fight against this cold that is falling on me.
I'm always happy to make a doll. Maybe it helps me to keep in touch with something real and true.
Delos:
How does people react to your dolls?
-Françoise Duvivier:
A good question but my answer may seem rather worrying and I was surprised by the negative reaction of the public. These dolls scare people, though it was not among my goals to impose fear and fear in people.
I realize that these dolls come from an era in which superstition dominated the world, but today, in our contemporary life, it is even worse ... You can see people drive cars surrounded / protected by sophisticated technology / living humans One hundred years and more and more and more impatiently in demanding Therapies against Death, trying to stay younger / more fascinating / healthier and to give light ... Technology is our Eden, our "Paradise" and when The machines become "idols"
Men become themselves stupid machines or puppets, without an inner world, scared of everything that is different, from emotions and the world of feelings ... that seem stupid things in our politically-correct way of living.
So we understand how to take these dolls from the strong physicality to remember an ancient world made up of feelings and emotions that people want to forget today.
Disturbing because these dolls are tactile and physical, in contrast to this mechanical and artificial world where "true" feelings are forbidden.
Delos:
How do you see death?
-Françoise Duvivier:
It's the best medicine when you have enough of life.
Delos:
What is the fear? What scares us?
-Françoise Duvivier:
You have to answer this question alone, looking at your fears.
Everyone has his personal and intimate fears + obsessions + other ancestral fears ... and for me we are just "PAURA". Somehow this explains the meaning of our violence and the need to dominate and control this land.
We are incapable of being "happy", we feel within this terrible fear that we can be capable of killing.
Delos:
The Future. How do you picture it?
-Françoise Duvivier:
It's just my impression and it might be wrong.
In truth, new horrible horizons appear to us, our society as a whole is changing and we can be scared by this change ... Some of us will be able to adapt to this future, others will die ...
Scientists tell you that humanity is the world's most intelligent species - all because our species will adapt to this new world with its intelligence ...
These stupid opinions make me smile with deep sadness.
Humanity has destroyed its planet and many ethnicities, only the "white" race has gone further and further through the corpses ... Killing, controlling other humans and animals, dealing with power and money. Our cruelty becomes more sophisticated with technology.
For a long time the future has ceased to belong to us. We are deeply alone and vulnerable despite all this environment that surrounds us with artificial safety.
As far as I am concerned, I prefer to die before knowing this whole neurotic "paradise". It's shit!
Delos:
Where are you going?
-Françoise Duvivier:
I live day by day. And one day, I'll die. I'll send you a postcard from the back, so you can tell me where I am.
Delos:
And the world? Where is he going?
-Françoise Duvivier:
Towards the PARADISE! Halleluya!
Thanks Anna F. Dal Dan for the kind collaboration
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Emiliano Farinella
He said, because of his innate diplomacy and his habit of weighing the words and never venturing on an unsatisfied opinion of someone, Attila.